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martedì 7 agosto 2012

39 gradi di un pomeriggio d'agosto!


Sabato, 4 agosto 2012.

Domani torno a casa, il weekend lungo è ormai agli sgoccioli…
Stasera gioca il mio Napoli (3-1 allo Sporting Braga) e, comunque, non avrei potuto abbandonare la famiglia di sabato sera. Quindi, l’accordo trovato è cenare fuori con familiari ed amici, ma davanti alla TV!  


Termino di pranzare alle 14, prendo il caffè e guardo fuori dal balcone. C’è un caldo insopportabile e un sole da paura. Ma mi conosco, inutile stare a pensarci più di tanto, il tempo va via veloce: “Aldo, che fai, vieni”? No, lui non viene, c’è troppa calura fuori e già ieri abbiamo dato... Stessa risposta da parte di mio padre, che abita poco distante. Lui però aggiunge “Ma che ci vai a fare? Rischi di sentirti male e poi cosa vuoi che esca a quest’ora!” Forse ha ragione, ma che posso farci, ho la testa dura e, inoltre, muoio dalla voglia di “ingegnare” lo Stradic 5000 FJ nuovo di pacco, imbobinato con un 30 lb e pronto a dare battaglia sulla mia cara Livebite.
Quando arrivo sullo spot non ho concorrenti (e ci credo!). Unica eccezione 2 fondisti, con 4 lenze in acqua, che rilassati chiacchierano e fumano sulle loro sedioline, al riparo nell’ombra. Fortunatamente in acqua c’è spazio anche per me, ma la postazione è ovviamente al sole! E che sole!  Due chiacchiere con i presenti anticipano la battuta, il tempo di montare il primo giocattolino e si comincia la ricerca.
Il mulo mi convince dal primo lancio,  è bello fluido, l'archetto non si chiude accidentalmente e riesco con semplicità a sparare lontano, e poi a recuperare, anche pesi da 60 gr. e più, tanto è che uno dei due fondisti si complimenta per le distanze raggiunte, difficilmente eguagliate da altri spinners incontrati in passato sullo spot. Ovviamente loro non sanno che i top water fanno più distanza... ;-) Il pomellone di serie, inoltre, è una goduria.




Un primo obiettivo, quindi, l’ho raggiunto (test del mulo).  Ma adesso voglio sentirlo anche cantare! Ecco, questo sembra davvero utopia!  Il caldo è assurdo e dopo quasi 2 ore di lanci e recuperi sono una zuppa di sudore. Mi sarò bagnato la testa almeno 5-6 volte!!!
Poi, proprio come il giorno prima, proprio quando manca pochissimo al rientro, un agguerrito serra decide di attaccare l'Alice’s Bait da 17 cm a strisce verdi e nere. Ferrata decisa e pesce in canna! Il malcapitato pinnuto non è enorme ma si dimena parecchio (tant'è che sento canticchiare il mulo in un paio di occasioni) e, nonostante la canna bassa, riesce a saltare davanti ai miei piedi più di una volta. Ma l’attrezzatura è tosta e facilmente lo salpo di peso.

La foto di rito me la scatto con il cellulare... e si vede!









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